Facciamo che per ora anche no..

Sabato mattina mi sveglio e mi preparo per andare al CUP a spostare le analisi del sangue che il Ranocchio dovrà eseguire in vista di un piccolo intervento agli occhi; lo scorso fine settimana la figliolanza è stata colpita dall’influenza e ora ci sono in mezzo pure io!

Mi lavo e mi vesto e saluto Ranocchia:

L: “Ranocchia ciao!! Vado in ospedale!!!”
R: “ciao Mamma!! Potti a casa n’altLo Ranocchio???”
L: “Emmmmm…….. ma proprio no!!!”

E non sia mai!!!!

Quanto tempo….

Questo povero blog è stato lasciato un po’ a se stesso e mi dispiace. La verità è che il tempo di fare continuativamente una cosa che non abbia a che fare coi bambini per più di cinque minuti non è possibile gestendoli praticamente da sola (potrei lasciare Ranocchia alla nonna quando voglio ma lei vede che la lascio dai nonni e me ne vado col fratello e mi dispiace quindi, almeno finchè sono a casa preferisco tenere anche lei con me).

Gestire due bimbi che si portano 21 mesi di differenza non è esattamente una passeggiata, soprattutto se cerchi di gestirli da sola. Mettiamoci inoltre che Ranocchio è un bimbo un po’ difficile, che nulla ha a che vedere con la sorellina e il gioco è fatto.

Ranocchio è esattamente l’opposto di sua sorella, gestire lei a confronto era una passeggiata di salute. Lei è quella che le tate del nido definiscono “una bimba esageratamente buona”, è quella che ha gattonato a 11 mesi e camminato dopo i 14, quella che non ha mai rotolato sul letto, la bimba che poppava ogni 3 ore fisse, dormiva tutta notte e mangiava ogni cosa che le mettevi davanti.

Ranocchio è quello che a quasi 8 mesi è già caduto 3 volte dal lettone perchè sembra un’anguilla, è quello che se gli gira male si attacca al seno ogni ora, il che significa che spesso si sveglia ogni ora.. E’ quello che non posso appoggiarlo per i fatti suoi per andare a fare anche solo la pipì che scoppia in lacrime isterico, ormai ho perso il conto delle volte che mi son fatta un bidet con lui addosso in fascia perchè mi spaccava orecchie e nervi coi suoi pianti isterici. Ranocchio è quello che farlo mangiare è un’impresa titanica e non vuole saperne delle pappine a volte nemmeno del nostro cibo, fosse per lui vivrebbe a latte di mamma e tra la questione risvegli e quella cibo inizio ad essere seriamente preoccupata per il mio rientro al lavoro che sarà tra un mese e mezzo circa.

In tutto questo aggiungere la fase “terrible 2” + gelosia annessa di Ranocchia, gli orari totalmente sfasati da quando è finito il nido e la sua impazienza cronica, un mix di cose che spesso la renderebbe insopportabile anche al Dalai Lama.

Ho passato momenti davvero difficili e bui, lo ammetto senza problemi perchè io personalmente sono dell’idea che la maternità è sì una bella cosa ma c’è pure il rovescio della medaglia come in tutte le cose. Per fortuna lunedì riprenderà l’asilo e spero si riprendano pure tutta una serie di routine che in questi mesi erano andate un po’ a farsi benedire, come in tutte le vacanze.

Oltre ai momenti bui però ci sono state pure le soddisfazioni suvvia… Il Ranocchio che ormai siede come un vero Lord, rotola a più non posso e tenta di gattonare. Il primo dentino uscito proprio ieri. I versetti ad ogni minuto. Ranocchia che ormai ci inonda di chiacchierate e ripete a memoria frasi dei suoi cartoni preferiti, in primis quelle di Rio sui pappagalli. Lo spannolinamento che avevamo provato a fare in luglio dopo la fine dell’asilo con risultati davvero deprimenti è ripreso per “curiosità” una settimana e mezzo fa e a sorpresa ad oggi siamo praticamente spannolate di giorno! Ammetto che mi dispiace un po’ archiviare i nostri amati e coloratissimi pannolini lavabili ma dopo due anni e mezzo di soddisfazioni stanno comunque passando al fratellino sempre con ottimi risultati, in barba a chi sosteneva che ero pazza e che non sarei riuscita gestire la cosa.. Tiè! 😀

Sono contenta di come si stiano evolvendo i miei cuccioli e sono certa che presto potranno giocare insieme e iniziare ad essere davvero fratello e sorella 🙂

La festa della mamma…

Mamma,

ieri è stata la tua festa, la NOSTRA festa. Io ancora fatico a pensare che festeggio come mamma nonostante sia ormai il terzo anno.

Anche quest’anno non eri presente, non hai vissuto questa festa con noi ne come mamma ne come nonna.

Il nostro è sempre stato uno splendido rapporto; madre e figlia e amiche, un po’ come nella serie tv (con la sola ENORME differenza che non sei fastidiosa come quella zoccola di Lorelay e che se così fossi stata, molto probabilmente ti avrei abbattuta nel sonno alla prima occasione!). Siamo cresciute insieme, eri davvero giovane quando io sono nata, io alla tua età ancora mi divertivo, la mia prima figlia l’ho avuta all’età in cui tu hai avuto la seconda. Eri una donna straniera in quello che una volta era un piccolo paese, sola, senza amici, con un marito che pensava solo a lavorare. Per diversi anni io sono stata la tua unica amica, la tua unica compagnia. Poi è arrivato l’asilo e finalmente hai iniziato ad entrare nel giro delle mamme.
Un po’ immagino come ti sei sentita perchè io stessa sto vivendo una situazione analoga. La vita nei paesini non è proprio semplice se non ci sei cresciuta perchè sei sempre visto come “forestiero”, figuriamoci se poi sei pure straniero. Anche io come te sto iniziando a conoscere gente grazie al nido e per migliorare le cose, visto che sono pure a casa, aiuto nelle attività, frequento le riunioni, vado agli incontri per le neomamme e sono contenta perchè sto conoscendo tante belle persone.

Ieri sono arrivati i parenti; lo zio e la zia, cugina col marito e i due bimbi e tua cugina. Avrei voluto vedere anche te uscire dal gate ma purtroppo non è stato così. Sei rimasta all’estero, in un paese in cui l’attuale situazione politica è piuttosto turbolenta e mi fa preoccupare.

Ieri mi sono sentita triste, ad ogni domanda dell’Ing. sull’arrivo del parentando rispondevo cattiva e seccata e si è finiti a discutere, come al solito, sulla presenza “imponente” della sua famiglia. Lui sa che che tutto dipende dal fatto che tu  non ci sei, che da quando ve ne siete andati qualcosa mi si è spezzato dentro. Razionalmente so che avete fatto la scelta migliore per voi ma non riesco a non sentirmi male. Forse perchè pensavo che avendo appunto vissuto certe cose, non avresti permesso che le vivesse pure tua figlia.
Beh, non è andata come speravo. Sei mancata alla nascita di tua nipote, al suo primo compleanno e pure al secondo. Sei riuscita ad essere presente alla nascita del Ranocchio ma l’unica cosa che avete fatto tu e papà in quel mese è stato mortificarmi e farmi sentire inadeguata (come quando, a 5 ore dal parto, siete arrivati in ospedale e la prima cosa che mi avete fatto notare è stata quanto fossi rimasta “grassa”), a volte davvero, non riesco più a definire cosa provo nei tuoi confronti perchè la rabbia verso il fatto che te ne sei andata si scontra col bene enorme che ti ho sempre voluto e questo mix di sentimenti mi manda in crisi minando tutto ciò che sto costruendo senza il tuo aiuto.

A volte mi piace pensare che tornerete, che finalmente potrò alternare i bambini tra le due coppie di nonni e che sarai tu ad insegnar loro lo spagnolo e a trasferire loro quella curiosità nei confronti del mondo che hai donato pure a me.

So che probabilmente non sarà così ma pensarlo è quasi confortante.

Buona festa della mamma a distanza.

acciacchi…

Sono due giorni che dormo malissimo e ho mal di testa.

La schiena ha deciso di abbandonarmi, o almeno, sta tentando di abbandonarmi. Sento tirare tutta la spina dorsale, ho dolore al collo e sento che si espande alla schiena con risultati del tipo: dolore alla schiena quando allatto, quando dormo, quando prendo i bambini, non posso più dormire a pancia in sotto che è la mia posizione preferita di sempre. AH!!!! LE GIOIE DEL POST-SECONDO-PARTO (soprattutto quando partorisci un vitello di oltre 4 kg che per giunta vorrebbe stare sempre accozzato in braccio a te).

Oggi tenterò di contattare un osteopata per fare un po’ di terapia e magari sarebbe pure bene che iniziassi ad andare a nuotare almeno una o due volte a settimana.

 

 

Mi sento decisamente vecchia.

4 mesi

Il nostro ragazzone ha compiuto oggi 4 mesi e si cresce e si fanno passi da gigante. Da un po’ l’abbiamo trasferito in camera con la sorellina e devo dire che generalmente tendono a non svegliarsi a vicenda. Lui passa da tirate di tutta la notte ad uno o due risvegli ma che ultimamente mi pesano poco perchè comunque lo attacco al seno, mangia e poi crolla di nuovo, esattamente come faceva la sorella. Borbotta tantissimo, ha scoperto le manine e se le mangia continuamente, regala stupendi sorrisoni e osserva il mondo dall’alto della fascia o dell’ovetto con curiosità.

Oggi è stata una giornata di totally orgoglio mammesco visto che siamo stati ad un battesimo e il nostro piccolo è stato semplicemente bravissimo. O dormiva o stava sveglio a osservare il mondo senza proferir parola. Le volte che si è lamentato ha preso il suo latte, l’ho cambiato ed è ricrollato. Rispetto al festeggiato che poverino ha pianto tutto il tempo (e credo che sua mamma mi abbia pure un po’ odiata), a noi è andata di lusso!

Il mese prossimo tocca a noi, speriamo bene!

2 anni

Avrei voluto dedicarti un post il giorno preciso del tuo compleanno che è stato sabato scorso ma per una cosa o per l’altra non è stato possibile, soprattutto perchè quel giorno eravamo impegnati a viverlo tutti insieme.
Sabato hai compiuto 2 anni e in quest’ultimo periodo hai fatto un sacco di progressi e sono successe tante cose che ti hanno cambiata e che cambieranno il tuo percorso di vita. In primis è nato tuo fratello e so che a volte per te non è il massimo, nonostante tu sia ancora talmente piccola da non essere in grado di dircelo a parole.. però il tuo disagio si nota, come  si nota pure l’affetto che comunque provi per lui e credo che non scorderò mai il giorno in cui ti hanno portata in ospedale a vederci e quando la puericultrice si è portata via Ranocchio per la visita le sei corsa dietro piangendo e chiamandolo nel modo buffo in cui pronunciavi il suo nome.
Hai iniziato l’asilo nido con una facilità che mi ha quasi fatta rimanere male e ogni giorno vedo quanto ti piace andarci e questo mi rende immensamente felice, stai iniziando a parlare come si deve con tanto di frasi fatte; certo, storpi ancora le paroline a modo tuo ma sono cose che son certa che mi mancheranno quando inizierai a parlare bene.
Ogni giorno è una scoperta e un piccolo progresso fatto e sono felice che questa maternità mi stia donando anche la possibilità di passare più tempo insieme a te.
Sono cominciati i capricci e a volte ti appenderei da qualche parte e mi stenderi sul divano con cuffiette e ipod a ignorarti ma del resto i 2 anni sono appena cominciati…. Possiamo solo peggiorare!

2 anni e mi sembra ieri che nascevi con tutta la fretta di questo mondo e quell’impazienza per ogni cosa, ad oggi non l’hai persa; credo sarà un punto cardine del tuo carattere.

2 anni e non pensavo che i bambini potessero essere così carini in questo periodo.

2 anni di noi.

Tantissimi auguri mio “amore grande”.

UFFFFFF!!!!

Ce la farà la nostra eroina ad andare a vedere i Manic Street Preachers che suoneranno insieme a Pixies e Queens of the Stone Age il mese prossimo qui in zona? Ce la farà a recuperare un pezzetto di quella che era un tempo la sua vita e a scordarsi per una sola serata gli obblighi di una matrona, le pochissime ore di sonno dormite ultimamente, i capricci e il fatto che la casa è una porcheria nonostante sia a casa tutto il santo giorno tutti i giorni? (che più ci penso e più mi ripeto: ma come diavolo farò quando riprenderò a lavorare???)

 

Voi che dite? ‘Gna famo????

 

Ai posteri l’ardua sentenza!!! Anzi no…. Al pantofolaro tirchio l’ardua sentenza… che già quando gliel’ho accennato mi ha osservata come la mucca che guarda passare il treno e ha solo detto “gruppi giovani eh…..”

 

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Ricordandoti..

Ho in mente come fosse ieri il giorno in cui entrai in quello che più tardi sarebbe diventato uno dei miei locali preferiti nonchè più frequentati. Un luogo di ritrovo, una seconda casa. Avevo 17 anni e sognavo di andarci almeno da 3 ma purtroppo all’epoca dei fatti avevo amiche troppo fighette per assecondarmi.

Quel giorno mostrai alla mia vicina di casa una maglietta a maniche lunghe che avevo pensato di mettere per l’occasione e lei mi disse “no, senza maniche. Magari una felpa sopra… vedrai che ti verrà caldo..” Ripensandoci aveva proprio ragione, in maniche lunghe avrei di certo fatto i beghi nonostante il cotone fosse 100%.

Ci facemmo scaricare da suo padre due vie prima del locale: ” se mio padre vede i punk fuori dalla porta mica ci porta più…” ed effettivamente c’erano i punk con la cresta fuori… chiedevano le monetine. Una ragazza dai capelli cotonati e colorati in un vecchio abito da sposa di quelli che si comprano usati alla Montagnola per pochi euro si improvvisava giocoliera. Lasciai la giacca al guardaroba, pagai il biglietto e varcai la soglia emozionata. Ci dirigemmo al bar a chiedere una tequila sale e limone; ricordo che all’epoca te la servivano nel classico bicchiere da succo di frutta… Negli anni seguenti il bar smise di essere così generoso ma quell’anno regalò forti emozioni e forti sbronze soprattutto.

Si fumava ancora dentro… Questo me lo ricordo molto bene.

Ma il ricordo più vivo è quando entrai nella saletta piccola, quella “metal” che però sul presto passava pure roba più soft e sentii questa canzone. In pista pochi ballavano. Una tarantolata che tutti chiamavano “il Mimic”, un tizio vestito con camice blu e occhiali da saldatore (probabilmente i suoi veri vestiti da lavoro) e D., che in seguito fece per tanti anni il dj nel mio locale dark preferito e che ora non c’è più perchè una brutta malattia se l’è portato via.

Non era certo la prima volta che sentivo quel pezzo così travolgente, del resto avevo l’album a casa, ma era la prima volta che lo sentivo in un locale. E quello fu il colpo di fulmine definitivo.

Amore.

Uno di quei momenti che probabilmente segna la tua vita e la indirizza verso una direzione.

E questo anche grazie a te.

 

R.I.P.

 

 

(fa strano pensare che tutto questo ora non ci sia più… e non solo perchè siamo cresciuti ma perchè questo locale è stato demolito qualche anno fa)

Stanchezza!!

Disclaimer: se siete mamme di bimbi piccoli e avete intenzione di cercarne un altro a breve beh.. Meglio non leggere forse!!

E poi… Quando finalmente un Ranocchio inizia un po’ regolarizzarsi col sonno e si sveglia per la poppata verso le 5/6 del mattino che sei quasi pronta a spostarl0 in cameretta nel lettino, succede che una Ranocchia, causa uscita dei molari con conseguente sederotto che pare un pezzo di carta vetrata e con un po’ di regressione causa arrivo del fratellino inizia a svegliarsi verso le 4.40 isterica perchè ha fatto la cacca (che non faceva più di notte dal tempo dei tempi) e perchè il sederino le fa male e vuole il biberon (che pure quello non lo prendeva più dal tempo dei tempi se non a colazione)..

E allora che fai? Te la porti nel lettone per cercare di calmarla con conseguente rosario di bestemmie dell’Ing. che deve svegliarsi per andare a lavorare. E mentre lei cerca di riposare a fatica si sveglia pure un Ranocchio famelico che brama la poppata e ci mette pure più del solito ad addormentarsi dopo. Quindi te ne torni a letto consegnando un biberon alla grande e cerchi di dormire almeno mezz’oretta perchè poi suonerà la sveglia e dovrai far in modo di infilare il Ranocchio in un posto a prova di luce e urla della sorellina perchè continui a dormire e preparare lei perchè i nonni verranno a prenderla per andare al nido e stranamente la preparazione riesce pure bene e Ranocchia se ne va felice coi nonni verso “aiiiiloooo aiiiloooooo”.

E dopo tutto questo tu, ingenua, pensi “ummm… Ranocchio ronfa alla grande quindi dai un altro po’ di sonno me lo riesco a fare..” e mentre stai partendo verso il mondo dei sogni al calduccio del lettone ecco che “NNNGGGGHHHHEEEEEEEE” un Ranocchio famelico si sveglia.

‘sto sonno evidentemente non s’ha da fare.

E sì, il secondo figlio non è la stessa cosa del primo; o per lo meno, i riposini non sono gli stessi.